Scrivanie parlanti, migliora la tua postazione di lavoro da casa

da | 5,Mag,2021 | Eventi ed Esperienze | 2 commenti

Con l’articolo dedicato a Scrivanie parlantiil workshop che si propone di aiutarci a trovare una dimensione di lavoro da casa, smart-working e/o telelavoro confortevole e adeguata – apro la nuova sezione del mio sito dedicata agli eventi benessere, in un senso molto ampio del termine. Qui troveranno infatti spazio tutte le iniziative che fanno parte dello “stare bene” dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro, crescita personale, aspetti relazionali e psicologici.

Ho voluto partecipare al workshop “Scrivanie parlanti” perché il mio lavoro si svolge da casa ed ho sempre cercato di vivere la postazione di lavoro come “un rifugio”, un angolo solo mio dove posso esprimermi in libertà. Ho scelto di lavorare sul web perché penso sia un campo “infinito” in cui trovano spazio le mie idee, la mia creatività e la mia capacità progettuale. Tutto questo fa indubbiamente parte del mio tempo migliore, viverlo al meglio significa anche trovarmi in un luogo piacevole dove risiedere quando lavoro.

Conciliare però gli spazi casalinghi con quelli lavorativi non è sempre così semplice, soprattutto quando non abbiamo una stanza dedicata al nostro lavoro e dobbiamo trovare una disposizione adatta sia alla casa che alle nostre esigenze. Per molte persone, in questo periodo di pandemia, lavorare da casa è stata una non scelta e ci si è ritrovati in spazi da reinventare, ma anche io che da pochi mesi sono riuscita a costruirmi una continuità lavorativa e non a “rubare” tempo nella giornata qua e là, ho deciso di dare attenzione alla mia postazione.

Il workshop “Scrivanie parlanti” si è svolto online in tre incontri, ognuno dei quali guidato da una professionista di un settore diverso, che ci ha fatto osservare il nostro luogo di lavoro in casa da prospettive differenti facendoci scoprire nuovi punti di vista e funzionalità, dandoci consigli pratici e stimolando la partecipazione.

Il primo incontro è stato con Natalia Zolfanelli, psicologa – psicoterapeuta, con lei abbiamo parlato del significato simbolico della casa, abbiamo osservato i nostri strumenti di lavoro capendo quale fosse il più importante per noi. Abbiamo fatto poi dei giochi interattivi dopo i quali, se volevamo, potevamo raccontare le nostre sensazioni. Natalia ha poi fatto alcuni riferimenti a film, libri e quadri che avevano proprio come tema la casa intesa come luogo di vissuti affettivi, abitudini e tradizioni familiari. Io ho amato particolarmente questo incontro poiché mi piace approfondire gli argomenti dal punto di vista introspettivo e osservare il significato delle cose. Le riflessioni che mi sono venute in mente durante questo incontro mi hanno fatto sorridere, pensare, immaginare.

Il secondo incontro è stato guidato da Paola Damiani, architetta d’interni, ci ha dato molti spunti sulla collocazione in casa della postazione, su cosa ci fa sentire a nostro agio quando lavoriamo, sugli aspetti da tenere in considerazione quando pensiamo al nostro luogo di lavoro e anche un occhio all’aspetto estetico o comunque di piacevolezza del luogo. È stato molto utile poiché Paola ci ha suggerito di partire sempre dalle nostre esigenze, cosa che non è scontata, a volte magari partiamo dai mobili e lo spazio a disposizione tentando di adattarci, invece lei ci ha invitato a guardare le cose da nuovi punti di vista e non aver timore di sperimentare soluzioni diverse. Io per esempio ho riflettuto sul fatto che non mi piace avere la scrivania fronte muro e che non rinuncerei mai ad una fonte di luce naturale e sto anche pensando di fare alcuni spostamenti per raggiungere una confortevolezza maggiore.

Nel terzo incontro con Valentina Iannilli, ingegnera edile e architetta, abbiamo parlato di aspetti che riguardano la sicurezza, l’ergonomia e i riferimenti normativi del mondo del lavoro da casa. Pur avendo un taglio più tecnico, ma comunque sempre piacevole e discorsivo, Valentina ci ha dato molte indicazioni sotto il profilo pratico e soluzioni che riguardano la postura, l’illuminazione, l’organizzazione della routine da seguire, facendo riferimento anche al tempo ovvero al numero di ore che trascorriamo lavorando. In particolare soffermandosi sulle attrezzature che utilizziamo come schermi, sedie, lampade e consigliandoci di fare pause ed esercizi durante il giorno. Sapevo di essere “in difetto” rispetto a questi argomenti, ma la prima cosa che ho fatto è stato acquistare una nuova sedia perché la mia cervicale proprio ne aveva bisogno.

Paola Damiani Natalia Zolfanelli Valentina Iannilli

Scrivanie parlanti è frutto del progetto Tessere, nato dall’incontro di queste tre libere professioniste che ho conosciuto grazie alla Rete al Femminile di Roma e ne sono rimasta entusiasta, sia perché è molto bello vedere la collaborazione fra donne che può nascere su argomenti apparentemente con poco in comune, sia perché grazie a questo workshop ho preso in considerazione la nuova progettazione della mia zona di lavoro cercando di mettere insieme tutti i preziosi consigli e insegnamenti che ho appreso. Fra poco ci sarà una nuova edizione di questo workshop e trovate tutte le info sulla pagina Facebook e sul sito.

Fra gli aspetti che terrò presenti in questa nuova progettazione ci sono: lavorare in tranquillità senza sovrapporre vita privata ed impegni lavorativi, trovare una soluzione funzionale e un po’ “pazza” nella disposizione della scrivania, acquistare migliore attrezzatura per essere comoda e sicura. Sono certa che così vivrò maggiormente il mio tempo di lavoro come il mio tempo migliore.

L’utilizzo delle foto mi è stato gentilmente concesso dal progetto Tessere.

 

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