Turista nella mia città: visita alla Reggia di Portici
Raccontare la mia visita alla Reggia di Portici per me è tutt’altro che facile. Ma come? Penserete, è la tua città dovresti conoscerla a memoria! Ed è proprio questo il problema, che vorrei far entrare in questo articolo tantissime cose: la storia della città, i luoghi che fanno parte del patrimonio artistico, le iniziative culturali, i miei ricordi legati a questi luoghi. Sintetizzare il tutto non sarà semplice e per questo non sarà l’unico articolo che dedicherò alla mia Portici, ma parto dal luogo più importante e senza dubbio di grande valore: La Reggia, una delle residenze di Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia.
La Reggia di Portici: storia e ricordi
Nei miei ricordi di bambina trova spazio il racconto di un re che da Napoli si trovò a passare a Portici e si innamorò della bellezza di questo luogo situato fra il mare e il Vesuvio e perciò decise di farsi costruire una dimora estiva proprio qui. Quando fu fatto notare al re la pericolosità di quel luogo così vicino al vulcano, egli rispose “Ci penseranno Iddio, Maria Immacolata e San Gennaro”. I lavori iniziarono nel 1738 sotto la direzione di Giovanni Antonio Medrano, vi lavorarono in seguito importanti architetti e artisti come Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga. La reggia ha inoltre due stupendi parchi, un bosco superiore destinato alla caccia e il parco inferiore che si estende verso il mare. Così anche i nobili che facevano parte della corte di Carlo di Borbone fecero costruire nei dintorni delle stupende ville che oggi, ben riconoscibili in città, fanno parte delle ville vesuviane del Miglio d’Oro.
Durante la costruzione del palazzo venivano riportati alla luce molti reperti archeologici da Ercolano e da Pompei che vennero fatti sistemare dal re Carlo proprio nelle sale della reggia dove istituì l’Herculanense Museum inaugurato nel 1758, i reperti furono poi portati a Napoli nei primi anni dell’Ottocento presso il Museo Archeologico. Nel 1872 vi ebbe sede la Reale Scuola Superiore di Agricoltura e fu fondato l’Orto Botanico, la Scuola, nel 1935, diviene Facoltà di Agraria della Università di Napoli Federico II ed ancora oggi ha sede presso il palazzo.
Sono stata alla reggia in diverse occasioni, da piccola quando passavo in Via Università dove appunto sorge neanche facevo caso alla sua importanza poiché la strada attraversa e “taglia” il cortile del palazzo reale e la sua facciata principale è visibile solo oltrepassando il suo attuale ingresso. Nei suoi cortili inoltre d’estate o per Natale vengono organizzate diverse manifestazioni culturali. Potete avere una vista frontale del palazzo spettacolare dalla prateria a cui si accede dal bosco comunale.
La visita al MUSA Musei della reggia di Portici
In questa strana estate che ha privilegiato il turismo di prossimità ho deciso quindi di essere turista nella mia città e visitare completamente il MUSA Musei della reggia di Portici che comprende i saloni del primo piano dove è stato allestito un percorso museale con diverse riproduzioni di riprovamenti della vicina Ercolano e l’orto botanico. Era una domenica mattina e gli ingressi partivano in orari prestabiliti e a gruppi con una guida.
Prima di entrare ho dato un’occhiata alla stupenda facciata prospiciente il mare dal quale si allungano due ampie terrazze che sembrano abbracciare il parco inferiore. Si accede al piano nobile attraverso lo scalone principale che conserva la ricchissima decorazione parietale con illusioni prospettiche create dall’allora scenografo del San Carlo Vincenzo Re. Come al solito raccontarvi tutto qui sarebbe impossibile, ma vi segnalo le cose particolarmente significative e che mi hanno colpito. In una delle prime sale con pannelli retroilluminati è stata ricreata una stanza di quadri con affreschi di Pompei ed Ercolano particolarmente suggestiva, poi troverete riproduzioni e tanti pannelli esplicativi dei famosi papiri di Ercolano e delle tecniche per srotolarli, e poi due sale con pavimenti musivi originali degli antichi scavi archeologici ercolanesi, altre sale ancora conservano sui soffitti gli affreschi dell’epoca e la sala del Consiglio dell’Appartamento Reale conserva parati di seta di San Leucio dell’Ottocento. Particolare anche la “Sala cinese” con decorazioni di gusto orientale settecentesco.
L’orto botanico di Portici
Dopo questo giro, un po’ troppo veloce per i miei gusti, (nei musei e palazzi storici preferisco le visite libere in cui decido dove trattenermi di più per leggere pannelli, fare foto, ma capisco il momento), passiamo a visitare l’orto botanico, che occupa una parte del parco superiore, anche se alcune zone erano chiuse. Entrando si nota subito la bellissima fontana della Vittoria sul cui basamento ci sono statue di sirene e tritoni, dell’impianto originale troviamo le mura di cinta, busti e fontane.
Siamo accompagnati da una preparata guida che ci ha spiegato la varietà di piante e l’importanza delle specie che vi si trovano, le classificazioni, la provenienza geografica e l’età, non sono un’esperta di piante ovviamente, ma quello che vedrete in questo luogo è davvero una gioia per chi ama il verde e la natura. Un po’ nascosto, celato dal muro di cinta, è il grazioso giardino segreto di Maria Amalia.
Informazioni e suggerimenti
Come dicevo presso gli spazi aperti della reggia di Portici vengono spesso organizzati eventi culturali e visite teatralizzate, non vedo l’ora che si torni alla normalità e si possa di nuovo fruire di questi eventi per tornarci, trovate tutte le informazioni sulle visite e le aperture sul sito ufficiale.
Non compresa nella visita, ma assolutamente da vedere se la trovate aperta è l’attigua cappella reale, dedicata alla Madonna, la cui splendida statua domina l’altare. Ha una forma particolare in quanto è frutto della trasformazione del precedente teatro di corte in luogo di culto. Tutte le personalità più illustri passarono di certo in questo luogo per fermarsi a pregare, spicca quella di Amadeus Mozart che suonò l’organo che vi è ancora conservato. Io ne conservo invece un dolce ricordo poiché mi sono sposata proprio qui.
Amo Portici, la mia città, le radici chiamano sempre, e sono felice che racchiuda sul suo piccolo e affollato territorio anche tanti luoghi storici e di cultura, e nelle vostre città ci sono? Quali sono i luoghi che consigliate di vedere dove vivete? Fate mai da turisti nella vostra città? Io consiglio vivamente la visita alla reggia, ma non solo, vi ho parlato più volte del Museo di Pietrarsa e presto vi darò altri suggerimenti.
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