Visita al Palazzo Reale di Napoli in occasione della mostra “Totò Genio”

da | 5,Apr,2020 | Napoli e dintorni | 0 commenti

La mostra “Totò Genio” è stata una buona occasione per tornare a rivedere Il Palazzo reale di Napoli, mi piace infatti approfittare dell’allestimento di mostre ed eventi all’interno di siti storici o artistici per visitare anche la location. L’ho fatto anche in occasione della mostra “Enjoi, l’arte incontra il divertimento” allestita al Chiostro del Bramante visitando appunto il chiostro e la chiesa.

Dove si trova e come raggiungere il Palazzo reale di Napoli

Questa dimora reale ha una collocazione eccezionale, in una delle più belle piazze d’Italia, Piazza del Plebiscito, a pochi metri dal mare e da una splendida vista sul golfo e di fronte alla monumentale chiesa di San Francesco di Paola con il suo ampissimo colonnato.

La soluzione migliore che consiglio per arrivare al Palazzo reale di Napoli, partendo dalla stazione centrale, è la metro linea1, fermata Toledo. Potrete così visitare anche una delle stazioni dell’arte rinomata in tutta Europa. In pochi minuti, percorrendo via Roma, sarete giunti a destinazione.

A Piazza Plebiscito che fu Largo di Palazzo, la facciata, in mattoni di cotto rosso e piperno grigio, con le sue otto statue dei re di Napoli, in stile neorinascimentale, conferisce subito un senso di imponenza e maestosità.

La costruzione di questa reggia fu voluta dal viceré spagnolo Fernando Ruiz de Castro, conte di Lemos, e la moglie, la viceregina Catalina de Zúñiga ed iniziò nel 1600. Il progetto fu affidato al noto architetto Domenico Fontana, al quale sono succeduti nel tempo Gaetano Genovese, Luigi Vanvitelli, Ferdinando Sanfelice e Francesco Antonio Picchiatti, fino a raggiungere il suo aspetto attuale nel 1858.

Oggi, oltre al polo museale, dove sono conservati gli appartamenti storici, è sede della biblioteca nazionale.

L’accesso al museo è dal cortile d’onore, al momento della mia visita occupato dall’allestimento del Napoli Teatro Festival, una importantissima kermesse teatrale che vede i più bei luoghi e cortili di Napoli ospitare spettacoli di vario genere. Attraverso l’elegante e arioso scalone d’onore ricco di marmi e statue, si giunge all’ambulacro della loggia, che gira intorno al cortile d’onore e dove inizia la visita alle sale. Il percorso è accompagnato da cartellonistica e sono disponibili le audioguide. Prima della vostra visita raccomando, come al solito, di dar un’occhiata al sito ufficiale per costi e info utili.

Il Palazzo Reale di Napoli

A Piazza Plebiscito che fu Largo di Palazzo, la facciata, in mattoni di cotto rosso e piperno grigio, con le sue otto statue dei re di Napoli, in stile neorinascimentale, conferisce subito un senso di imponenza e maestosità.

La costruzione di questa reggia fu voluta dal viceré spagnolo Fernando Ruiz de Castro, conte di Lemos, e la moglie, la viceregina Catalina de Zúñiga ed iniziò nel 1600. Il progetto fu affidato al noto architetto Domenico Fontana, al quale sono succeduti nel tempo Gaetano Genovese, Luigi Vanvitelli, Ferdinando Sanfelice e Francesco Antonio Picchiatti, fino a raggiungere il suo aspetto attuale nel 1858.

Oggi, oltre al polo museale, dove sono conservati gli appartamenti storici, è sede della biblioteca nazionale.

L’accesso al museo è dal cortile d’onore, al momento della mia visita occupato dall’allestimento del Napoli Teatro Festival, una importantissima kermesse teatrale che vede i più bei luoghi e cortili di Napoli ospitare spettacoli di vario genere. Attraverso l’elegante e arioso scalone d’onore ricco di marmi e statue, si giunge all’ambulacro della loggia, che gira intorno al cortile d’onore e dove inizia la visita alle sale. Il percorso è accompagnato da cartellonistica e sono disponibili le audioguide. Prima della vostra visita raccomando, come al solito, di dar un’occhiata al sito ufficiale per costi e info utili.

Gli appartamenti reali, il teatrino di corte, il leggio rotante

Le meravigliose sale, anticamere, sala del trono, appartamenti della regina sono riccamente decorate da affreschi, oro, arazzi, specchi con grandissimi lampadari. Gli arredi di diverso stile e la preziosa oggettistica sono ben conservati, soffermatevi ad osservare le preziose ceramiche e i meccanismi di orologi ancora funzionanti, sono stupendi.

Oltre a questo, le cose che mi hanno colpito maggiormente sono il teatrino di corte e il leggio rotante.

Il teatrino di corte fu realizzato nel 1768 su disegno dell’architetto Ferdinando Fuga, decorata in stucchi bianchi e oro, nelle nicchie sono posizionate statue in cartapesta e gesso che rappresentano Minerva, Mercurio, Apollo e le nove Muse. In opposizione al palco, il palchetto reale. Io sono stata un bel po’ di tempo col naso all’in su, sarebbe proprio bello vedere anche cosa c’è dietro le quinte.

Il Leggio rotante fu della regina Maria Carolina d’Asburgo, moglie di Re Ferdinando IV di Borbone, può contenere otto libri contemporaneamente per permettere la consultazione e lettura di più volumi. Io l’ho trovato straordinario.

Prima di andare via non dimenticate di dare uno sguardo alla piazza dalle finestre del primo piano: è spettacolare, e di visitare il giardino pensile, una magnifica terrazza sul golfo che ha riaperto nel 2018, dopo lavori di ristrutturazione.

La mostra “Totò genio”

Passiamo ora alla mostra, ovvero ad una parte di essa, infatti “Totò genio” si è tenuta in tre luoghi della città di Napoli, oltre al palazzo reale, il Maschio Angioino e il Convento di San Domenico Maggiore. La mostra è stata organizzata per ricordare il grande artista al cinquantenario della sua scomparsa. “All’interno di questi prestigiosi spazi si snoda il percorso delle mostre nella mostra che ripercorrono e raccontano attraverso centinaia di documenti tra fotografie, filmati, costumi di scena, locandine di film, interviste, disegni, riviste e giornali d’epoca, spezzoni cinematografici e televisivi, manoscritti personali, lettere, cimeli e materiale inedito, la vita, l’arte e la grandezza del Principe Antonio de Curtis.

In particolare a Palazzo reale di Napoli la mostra era dedicata a “Totò che spettacolo” e c’erano esposti abiti di scena originali, istallazioni multimediali con filmati, testi scritti da lui e fotografie. Totò oltre ad essere attore di teatro e di cinema ha scritto infatti poesie e canzoni.

La mia visita oggi finisce qui, e fa parte sicuramente del mio tempo migliore, ma prima di andare non poteva mancare una passeggiata a lungomare.

Data la posizione di questo sito, inoltre, potrete scegliere di proseguire la vostra passeggiata visitando la chiesa di San Francesco di Paola, il vicino teatro San Carlo, la Galleria Umberto I, oppure proseguire per le più belle vie del centro via Chiaia fino a via dei Mille, senza dimenticare di prendere un caffè allo storico Gambrinus.

Potrei continuare ancora per molto a darvi suggerimenti di cosa vedere nelle vicinanze, Napoli è, qualunque direzione scegliate di prendere, un concentrato di bellezza, arte e storia. Cosa ne pensate? non è così?

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